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Elio e le Storie Tese

Elio e le Storie Tese: il gruppo più irriverente della musica italiana

29 Luglio 2020 sany

EelST (abbreviazione di Elio e le Storie Tese) è un gruppo musicale italiano molto popolare per essere nato e cresciuto con l’etichetta di ‘band irriverente’, appellativo molto azzeccato visti i testi delle loro canzoni; il gruppo, nato quasi per gioco negli anni compresi tra il 1975 ed il1980 al liceo Einstein di Milano per iniziativa dei tre compagni di classe Stefano Belisari (che poi diventerà Elio), Luca Mangoni, e Marco Conforti, ha ottenuto man mano nel tempo una popolarità sempre crescente, alimentata inoltre dalle frequenti presenze televisive in programmi di carattere prevalentemente comico come Lupo Solitario, L’Araba Fenice, Mai dire Gol e Zelig.

Vista la natura marcatamente satirica dei loro brani, con divertenti canzoni che prendono in giro tutto e tutti e che molto spesso vanno anche oltre il limite del consentito (è arrivata qualche denuncia), si può dire che la band ha un pubblico prettamente giovanile, ma non sono pochi i fans divertiti e non più giovanissimi che seguono EelST, soprattutto nei concerti dal vivo.

Nascita ed esordio di questa divertentissima band

Stefano Belisari studiava flauto traverso al conservatorio di Milano, ed era anche uno tra i migliori; nel 1979 azzardò la sua prima composizione e la chiamò ‘Elio’, che in quel caso era il nome del protagonista del suo brano, e da qui decise che sarebbe stato proprio quello anche il suo nome d’arte. ‘C’ho delle storie pese’ invece, fu la frase pronunciata dal cantante degli Skiantos (band bolognese di rock demenziale) Freak Antoni, che Elio ritoccò leggermente per dare così vita agli Elio e le Storie Tese, nati ufficialmente nel 1980.

Dopo aver messo in piedi una prima formazione con alcuni amici e compagni di scuola ed aver suonato per un paio d’anni in qualche festa patronale o piccola manifestazione rionale, nel 1982 Elio chiama a far parte della band il fratello minore del suo compagno di classe Marco Conforti, Sergio; è proprio con quest’ultimo, al quale ben presto viene dato il soprannome di ‘tanica’, che Elio inizia a comporre i primi divertentissimi testi tra cui ricordiamo John Holmes, Pork e Cindy, Silos, Cassonetto differenziato per il frutto del peccato.

Le varie formazioni di Elio e le Storie Tese

E’ realmente nel 1983 che il progetto assume più corpo, quando cioè entra a far parte della band uno dei migliori chitarristi che il panorama musicale italiano potesse offrire in quel momento, Cesareo; Davide Luca Civaschi, questo il suo nome di battesimo, era allora il chitarrista degli Urania, e fu chiamato da Elio solo per una piccola collaborazione su un brano. Dopo aver registrato un bellissimo assolo sulla traccia Tenia, una cover di ‘Maniac’, il virtuoso chitarrista, affascinato dall’idea, non ha mai più abbandonato gli EelST.

Nel 1986 il primo bassista della band Paolo Cortellino fu sostituito da Faso, pseudonimo di Nicola Fasani, altro grandissimo innesto degli EelST vista la sua grandissima tecnica sullo strumento ed un tocco molto vicino a quello di Pastorius. Proprio in quell’anno inizia anche una serie di fortunate partecipazioni televisive a programmi di successo come Cabaret per una notte e Zelig. Dopo qualche anno di successi con questa formazione ed alla batteria il turnista tedesco Curt Cress, entrano a far parte della band in modo stabile Paolo Panigada (polistrumentista), Feiez (purtroppo scomparso precocemente da una emorragia cerebrale), e Christian Meyer, fortissimo batterista di nazionalità svizzera dalla tecnica impressionante.

Il loro primo Festival di Sanremo ed il successo

La prima storica partecipazione degli EelST alla più importante manifestazione canora a livello nazionale, ovvero il Festival di Sanremo, avvenne nel 1996 con il divertentissimo e criticatissimo brano ‘La terra dei cachi’, canzone nella quale la band affrontò in modo satirico i problemi che maggiormente affliggevano l’Italia in quel periodo, e cioè mafia, malasanità, corruzione e brogli politici. Si classificarono al secondo posto, ma solo perché se avessero vinto sarebbe scoppiato uno scandalo, vista la totale ‘irriverenza’ della canzone nei confronti dell’intero paese.

Quell’edizione del Festival fu vinta da ‘Vorrei incontrarti fra cent’anni’, cantata da Ron e Tosca, ma agli EelST fu riconosciuto il premio della critica, oltre a quello come miglior arrangiamento votato dalla stessa orchestra del Festival; secondo alcuni fu proprio l’allora presentatore della kermesse canora Pippo Baudo, uomo molto influente nel mondo televisivo italiano, ad ‘influenzare’ le votazioni finali, ma la cosa certa è che si era appena consacrato il fenomeno degli Elio e le Storie Tese, a tutti gli effetti i veri vincitori del Festival di Sanremo.

Ultimi successi prima dello scioglimento della band

‘La terra dei cachi’ venne pubblicata nell’album ‘Eat the phikis’, uscito nello stesso anno ed omaggiato subito col disco di platino per aver raggiunto le 200.000 copie vendute; nello stesso Lp erano presenti anche altri brani (divenuti in seguito famosissimi) come Tapparella, Burattino senza Fichi, Mio Cuggino (con la partecipazione straordinaria del mitico Winnie Colaiuta alla batteria), El Pube e T.V.U.M.D.B (ti voglio un mondo di bene) con la preziosa collaborazione di Giorgia e/o di Paola Cortellesi.

Peerla e Craccracriccrecr chiudono la discografia prima di entrare nel nuovo secolo (siamo nel 2000), dove vengono sfornati tanti altri grandi successi come Cicciput (2003), Studentessi (2008), L’album biango (2013), e Figgatta de Blanc (2016); il gruppo si scioglie definitivamente nel 2018, ed oggi c’è chi continua a sperare che possa presto ritornare a calcare i palcoscenici più prestigiosi e continuare a suonare divertendosi e facendo divertire il pubblico.