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Favole per bambini: la morale è quella che conta

22 Settembre 2020 sany

Far crescere bene un bambino è una cosa abbastanza delicata e complessa e sono tanti i modi per farlo, sta poi ad ognuno cercare di trovare il sistema che più ritiene adatto; seguire passo per passo lo sviluppo e la crescita di un bambino non è affatto così facile come sembra, e bisognerà essere bravi ad accompagnarlo ed indirizzarlo nelle sue scelte, guidarlo per mano verso una crescita sana, fondata innanzitutto sull’educazione ed il rispetto dei valori.

E’ verso i 4/5 anni di età il momento giusto per iniziare a leggere ad alta voce qualche bella favola ad un bambino, perché non avendo trame così complesse come le fiabe (più lunghe e con più varianti nel testo) c’è meno sforzo mentale da parte del bambino nel prestare attenzione. Le favole più celebri vedono generalmente come protagonista un animale; l’astuta volpe, la laboriosa ed instancabile formica lavoratrice, il piccolo e rapido topolino che sfugge ai pericoli della vita. In tutte le favole è contenuta una morale, e sarà quella il primo insegnamento che il bambino apprenderà.

Le favole di Esopo

Esopo è stato sicuramente uno dei più celebri (se non il più celebre in assoluto insieme a Fedro) scrittori di favole che abbiamo mai conosciuto. Nato nel 620 a.C. e morto nel 564 a.C, ha influenzato con le sue opere tutta la cultura occidentale, e le sue favole si sono mantenute sempre popolarissime fino ai giorni nostri, essendo molto utilizzate soprattutto a scopo didattico.

Tra le più famose e raccontate favole di Esopo c’è sicuramente La volpe e l’uva che insegna che non bisogna giudicare male quello che non si può riuscire ad avere, ma anche La cicala e la formica, che invece insegna a non rimandare a domani ciò che si può fare oggi; anche La lepre e la tartaruga , L’uomo ed il satiro o Al lupo, al lupo! sono tra le favole più lette ai bambini, ed ognuna di esse contiene una morale, che certamente servirà alla formazione ed alla crescita sana del bambino.

Le favole di Fedro

Conosciuto il più grande autore di favole del mondo ellenico, spostiamoci adesso qualche secolo più avanti nel tempo per parlare del suo più illustre collega, questa volta nel mondo dell’Impero Romano: Fedro. Gaio Giulio Fedro (20 a.C.–51 d.C.) è stato uno scrittore romano, anch’egli autore di moltissime favole per bambini (proprio come Esopo), in attività durante il primo secolo d.C., ed ha ripreso in un certo senso lo stesso cammino iniziato dal suo predecessore greco, scrivendo favole per bambini incentrate sempre su una morale finale.

Il cane fedele insegna che chi diventa improvvisamente generoso può ingannare lo stolto, ma non chi conosce bene la vita, Il lupo ed il cane invece fa riflettere su quanto sia importante la libertà, La rana scoppiata ed il bue sottolinea chiaramente che non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba e dimostrarsi superiori a quello che in realtà si è.

Altri autori di fiabe per bambini

E’ evidente che anticamente, tra le favole di Esopo e quelle di Fedro, i bambini non è che se la siano passata poi così male essendo impegnati nell’ascoltare i loro educatori o pedagoghi che glie le leggevano ad alta voce, spesse volte riunendosi in autentici gruppi didattici. Esopo e Fedro rappresentano ancora oggi il più grande punto di riferimento per quanto riguarda le letture per i più piccoli, e le loro opere sono servite, servono, e serviranno sempre per riuscire a trasmettere l’importanza dei valori fondamentali della vita ad un bambino.

Nel corso del tempo poi, anche tantissimi altri autori di tutto il mondo hanno voluto lasciare il proprio contributo al mondo delle letture per bambini e, seppure modificandone talvolta un poco le linee guida di base, scritto opere molto famose. Lo scrittore e poeta danese Hans Christian Andersen (famosissima la sua ‘Principessa sul pisello’), il filosofo, drammaturgo, scrittore e saggista francese Voltaire, e l’italiano Gianni Rodari sono sicuramente tra quelli da menzionare a tal proposito.

Perchè si leggono le favole ai bambini?

E’ proprio attraverso le favole prima e le fiabe immediatamente dopo che il bambino inizia il suo processo di apprendimento e si incammina verso una crescita fondata sulla conoscenza ed il rispetto dei valori più importanti della vita; favole e fiabe servono proprio a questo, ed è attraverso un racconto fantastico che riesce ad attirare la sua attenzione per poi soffermarsi sul finale della storia e spendere qualche parola per dare valore alla morale in essa contenuta.

Come fare altrimenti? Come si potrebbe impartire un insegnamento ad un bambino di 4 o 5 anni se non attraverso un racconto di fantasia? Se ci si riflette, si fa presto a comprendere l’effettiva importanza ed utilità di favole e fiabe a scopo didattico, e si dovrebbe ancora oggi ringraziare tutti gli autori che abbiamo conosciuto (anche quelli non menzionati) per ciò che hanno fatto; se un bambino cresce nel rispetto dei valori più importanti della sua stessa esistenza, una parte del merito va anche a questi artisti.